Emma Dante, autrice e regista.
Fotografare Emma Dante, oggi acclamata tra i grandi artisti nello scenario internazionale, mi ha reso felice. L’ultima opera, DIALOGUES DES CARMÉLITES, ha inaugurato la stagione dell’Opera di Roma, con spettatori e spettatrici che applaudivano in piedi.
Molto cortese, dopo un lungo carteggio durato sei mesi, mi concede di fotografarla qui a Palermo, presso i Cantieri Culturali. Una vita intensa, la sua, in giro per l’Italia a mettere in opera i suoi spettacoli, ecco perché sei mesi. In quel periodo era divisa tra Spoleto e Roma e chissà quali altri progetti. Finalmente torna a Palermo, per provare con degli allievi.
Ho letto di lei tante cose e non nascondo la mia profonda ammirazione per la donna e l’artista che andrò a fotografare.
Ci incontriamo. È cortese esattamente come nelle email. Ciò mi tranquillizza.
Due parole sul progetto e la rassicurazione che non le farò perdere molto tempo. La location la conosco molto bene e non ci sarà bisogno di portare il mio fondano nero, dato che le pareti del capannone sono già nere di suo.
I ragazzi sono già lì che provano, si esercitano in qualcosa di molto fisico: corpi che si muovono, danzano, gesticolano, attorno un cerchio immaginario. Tutto ciò è molto bello. Mentre aspetto ammiro l’energia che trasmettono i ragazzi.
Durante una pausa Emma mi fa cenno che è pronta. In un angolo avevo già piazzato la mia luce. Riesco a fare una trentina di scatti, lei non ha molta fretta e io non ne approfitto, faccio solo ciò che mi basta.
Finito, raccolgo le mie cose, saluto e vado via. Ma la mia domanda rimane sempre quella: come potrà un ritratto fotografico descrivere la complessità di una persona, di un’artista?
Un ritratto è la luce riflessa dal soggetto in una frazione di secondo. La testimonianza dell’esistenza in quell’istante. Una immagine da tirare fuori dall’hard disk qualche anno dopo. Chissà quali erano i tuoi pensieri in quel momento, Emma.
Fotografare talvolta è maledettamente difficile.
PS. Il nome è bellissimo. È anche il nome di mia figlia